Lo Storione - prelibata, preziosa e antica ricetta delle feste
Lo storione è un pesce raro e antico come affermano le ricerche, alquanto pregiato. Le sue uova conservano un cibo apprezzato e ricercato: il caviale.
Questo preambolo si avvale di spiegarci il perché questo dolce prende il suo nome: per attribuire le qualità del noto pesce, ad una antichissima ed elaborata ricetta, custodita gelosamente e poi trapelata, grazie alle cuoche delle famiglie nobiliari che carpivano i segreti delle più sapienti.
Siamo felici dunque, di proporvi da generazioni, “lo storione” dolcezza sublime racchiusa nel tempo e nella storia, che si presenta a voi come il dolce raffinato per eccellenza.
La preparazione dello Storione inizia alcuni giorni prima della sua realizzazione. Bisogna, infatti, occuparsi delle mandole che dovranno essere spellate e fatte asciugare 4/5 giorni prima. Successivamente andranno tritate e fatte asciugare nuovamente. Una volta che le mandorle saranno pronte, si potrà procedere con la ricetta.
Preparare la crema pasticcera (ricordatevi di togliere la buccia del limone per non rendere amaro il composto) e quella al cioccolato fondente con l’aggiunta di mandorle, in modo tale da ottenere una farcitura bianca ed una nera. Fare raffreddare i due composti. Far bollire lo zucchero con l’acqua a fuoco molto basso, mescolando continuamente fino ad ottenere uno sciroppo non molto denso. Aggiungere le mandorle macinate e continuare a mescolare (sempre a fuoco basso) fino ad amalgamare bene il composto. Versare il composto su una spianatoia lavorandolo bene e velocemente con le mani (o aiutandovi con uno stampo) dandogli la forma di un pesce. Questo dolce si compone di strati quindi bisogna procede per tappe.
Iniziare con il fondo composto da uno strato di mandorle compatto di circa un dito creando un bordo più alto di circa 2/3 dita. Aggiungere la crema nera e stenderla per tutta la superficie dello storione; seguire lo stesso procedimento con la crema bianca e ricoprire con il rimanente composto di mandorle modellando sempre con le mani senza perdere di vista la forma di pesce che bisognerà dare al dolce. Decorare con fettine di cedro candito per formare le pinne e con un chicco di caffè per creare l’occhio del pesce.